Vurrja r v ntan na verd spina
Canti popolari d’amore
Il progetto musicale “Vurrja r v ntan na verd spina” – Canti popolari d’amore, fa parte del progetto più ampio di “Cantare la tradizione“, promosso dall’associazione “Savoia Terra mia” di Savoia di Lucania, al quale ha partecipato il Maestro Antonio Guastamacchia con l’incisione di 4 pezzi: “Alla Matarrese“, “U Pasteur“, “Munakella“, “Serenata di Carnevale“. ( Arrangiamenti del Maestro Francesco Fabrizio).
A cura dell’Associazione Culturale “Savoia Terra Mia“, con il patrocinio del Comune di Savoia di Lucania(Savòie in dialetto lucano, Salvia di Lucania fino al 1878, comune italiano di 1.088 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata), per la conservazione e la trasmissione alle generazioni future della cultura etnomusicale salviana e lucana.
Alla base di questa idea progettuale vi è la volontà di portare avanti la ricerca, il recupero e la diffusione della conoscenza delle tradizioni salviane e lucane, attraverso l’analisi della letteratura e le indagini sul campo. Quest’antologia musicale “Cantare la tradizione vol 2”, unisce e mostra il parallelismo tra la tradizione salviana(Potenza) e la tradizione di Tricarico(MT). Si è cercato di riportare, così come sono stati raccolti e scritti, i brani ritenuti più espressivi sul tema dell’amore nei canti popolari.
Le sonorità musicali sono originali in alcuni casi e rivisitate in altri, ma i contenuti sono inalterati. Questi canti sono espressione di un variegato caleidoscopio di sentimenti che vanno dal desiderio per l’amata, alle pene d’amore, al tema della lontananza a causa della povertà, che costringeva i braccianti ad allontanarsi dalla propria casa per andare a “guadagnarsi il pane” in terre lontane. Per questo motivo spesso il tema dell’amore è mescolato a quello del lavoro e della miseria.
Il dramma della povertà contadina è particolarmente evidente nel brano “Munachella“, di cui si riportano due differenti versioni, quella salviana e quella di Tricarico(MT). Era frequente in passato nelle famiglie numerose o particolarmente povere, destinare le figlie femmine al convento, a causa della mancanza di dote. Spesso era possibile, inoltre, nelle canzoni d’amore tradizionali, trovare una sorta di duello verbale, in cui i due amanti si opponevano l’uno all’altro in un gioco scherzoso di attacco e di opposizione. Questa sorta di duello, nella sua forma più espressiva veniva spesso utilizzata nelle serenate, che avevano la funzione di “ufficializzare” la dichiarazione, rendendo pubblico il proprio amore.
Tra i brani analizzati, si può considerare il più rappresentativo il canto all’organetto “Lu Marean” con ritornello “Vurria diventan ‘na verde spina”, da cui questo lavoro prende il nome. Notevole è anche la serenata alla “Matarresa” del Maestro Antonio Guastamacchia, riarrangiata alla fisarmonica dal Maestro Francesco Fabrizio.
Il progetto di ricerca Musicale “Vurrja r v ntan na verd spina” – Canti popolari d’amore – é disponibile su Spotify a questo link: “Vurrja r v ntan na verd spina“.