La pastora e il lupo
Vent Negru
“La pastora e il lupo“, canto con organetto e ocarina – Tradizioni del Ticino.
24 giugno 2017, Vent Negru a Mesocco per le Feste di S.Pietro e Paolo, org. Società riunite Mesocco.
Canto narrativo molto diffuso nell’Italia settentrionale e presente principalmente nel repertorio dei cori alpini e nelle raccolte di canti di montagna. In “La pastora” la pastorella sta pascolando le sue capre quando sopraggiunge un signore (o cacciatore) il quale le suggerisce di far attenzione al lupo, che proprio in quel momento mangia “il più bel caprin”. In “La pastora e il lupo”, invece, il caprino è sostituito da un agnello e l’incontro con il signore (che è un cavaliere) avviene dopo che il gregge è stato assalito dal lupo, su richiesta di aiuto da parte della pastorella. Anche il finale è diverso in quanto l’animale viene salvato dal cavaliere. [Fonte: museosanmichele.it]
TESTO
E lassù sulle montagne
c’era su una pastorella
pascolava i suoi caprin
sull’erba fresca e bella
pascolava i suoi caprin
sull’erba fresca e bella
E di lì passò un signore
e le disse ói pastorèla
guarda ben che i tuoi caprin
lupo non te li piglia
guarda ben che i tuoi caprin
lupo non te li piglia
Salta fòra lupo dal bosco
con la faccia nera nera
l’ha sbrana’ il più bel caprin
che la pastora aveva
l’ha sbrana’ il più bel caprin
che la pastora aveva
Ed alór si mise a piangere
e piangeva tanto forte
al veder l più bel caprin
vederlo andare a morte.