Su passu torrau (Il passo ritornato)

Su passu torrau

(Il passo ritornato)

Su passu torrau (Il passo ritornato)

Questo ballo, comune in Sardegna, è originario proprio del paese di Mamoiada, infatti in alcune vecchie incisioni il titolo è “Sa Mamoiadina”.
I ballerini lo eseguono a piccoli passi senza sollevare le gambe da terra, sfiorando il suolo con le scarpe, disposti sempre a formare un cerchio (tundu = tondo).
A discrezione delle persone che spesso coordinano e “guidano” il ballo, possono far danzare singole coppie all’interno del cerchio che si è formato (a su ballu vohau) e, a turno con l’alternarsi fra uomo e donna, si danno il cambio con chi è rimasto all’esterno.
Non rara, in altri tempi, la doppia o tripla fila di ballerini in cerchio (ballos a tre piza, a tre strati) dovuto alla massiccia presenza di persone partecipanti sia in locali chiusi o all’aperto in piazza.

Il ballo è caratterizzato da due movimenti fondamentali:

— uno serioso, calmo;
— l’altro prevede “s’intrada” (entrata” verso l’interno del cerchio), cioè dei piccoli
passi in avanti
subito seguiti dal “ritorno” sui passi precedenti (torrau = ritornato); prima dei passi
indietro, tutta la schiera di ballerini esegue due brevi flessioni generali sulle ginocchia (quasi degli
inchini).

L’avviso per questa piccola coreografia viene dato discretamente e senza movimenti plateali, cioè con una
pressione alla mano già stretta del compagno/a, una invisibile “comunicazione” che ogni ballerino passa
velocemente all’altro.

Su passu torrau viene ballato in piazza o al chiuso in occasione di feste paesane, coinvolge persone di ogni età e ceto sociale. Si tratta di un ballo semplice, perciò facilmente eseguibile da tutti, accompagnato anticamente solo dalla voce singola e dal canto a tenore, ora soprattutto dall’organetto diatonico, dalla fisarmonica e dall’armonica a bocca.

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