Ocarina – Strumento Musicale

Ocarina

Strumento Musicale

L’ocarina è uno strumento a fiato italiano di forma ovoidale allungata generalmente costruito in terracotta; aerofoni del genere, genericamente noti anche come arghilofoni (quando costruiti in argilla), sono strumenti molto antichi e diffusi (con differenti fattezze) presso numerose civiltà arcaiche e ha un suono né troppo acuto, né troppo ottuso e forte.

Ocarina - Strumento Musicale
Ocarina – Strumento Musicale

L’ocarina standard impiegata nella musica occidentale fu inventata in Italia, a Budrio, durante la metà del XIX secolo da Giuseppe Donati. La sua forma ovoidale allungata ricorda il profilo di un’oca privata della testa: il nome infatti deriva da ucareina, diminutivo di oca in dialetto bolognese.

In base alle fonti a disposizione, pare che Donati abbia inventato l’ocarina nel 1853, all’età di 17 anni. Ma Donati non si limitò a costruire ocarine di una sola taglia: l’idea nuova e vincente fu quella di costruire una famiglia di ocarine grandi e piccole intonate tra di loro. Nacque così il primo Gruppo ocarinistico budriese, formato da Donati stesso e da alcuni suoi amici.

L’ocarina ha una caratteristica originale rispetto agli altri tipi di flauto: si tratta di un flauto globulare, ovvero ha una camera di risonanza tondeggiante e chiusa, non cilindrica ed aperta come la maggior parte dei flauti. Si tratta dunque di un risonatore semplice, in cui è l’intera massa dell’aria contenuta nello strumento a vibrare. Dal punto di vista fisico si tratta di un risuonatore di Helmholtz (un tubo sonoro chiuso). Questo significa che l’intonazione dipende dal rapporto fra la superficie aperta (numero e diametro dei fori aperti) ed il volume dello strumento (e dunque dalla pressione interna), mentre la posizione dei fori è relativamente ininfluente sull’intonazione (anche se è controproducente applicare fori in vicinanza del labium).

In sintesi il suono viene prodotto come segue:

Il flusso d’aria viene incanalato nell’imboccatura e si frange contro il labium

Una parte del flusso entra nella camera di risonanza e ne aumenta la pressione.

Una volta che la pressione all’interno dello strumento eguaglia la pressione del flusso d’aria il flusso si indirizza verso l’esterno dato che la camera di risonanza è chiusa e non può accogliere altra aria

L’aria nella camera si decomprime producendo un’onda di pressione

Una volta calata la pressione nella camera può cominciare un altro ciclo, la cui frequenza dipende dalle dimensioni della cavità e dalla superficie aperta dei fori, che modifica la pressione limite (risonanza di Helmholtz).

Il suono che ne risulta è molto caratteristico ed è sostanzialmente privo di armonici: la ragione di questo è che le dimensioni della cavità sono in genere molto inferiori rispetto alla lunghezza d’onda della frequenza fondamentale prodotta, per cui le frequenze degli armonici superiori amplificati effettivamente dalla piccola camera sono molto elevate, dunque non udibili perché a svariate ottave più in alto.

A Budrio si tiene il Festival internazionale biennale dell’Ocarina che ha raggiunto la VIII edizione nel 2015.

Lo spettacolo teatrale “Piccolo Passo, Storia di un’Ocarina pigra” di V. Dragano ha per protagonista una famiglia di ocarine.

Esistono varie App per iPhone, iPod touch, Windows Phone che fanno suonare gli smartphone come un’ocarina

È possibile costruire e suonare un’ocarina con le carote e altri vegetali: un video su YouTube mostra come fare.

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