Badde Lontana (Valle Lontana) – Bertas

“Badde Lontana”

Bertas

Questa tragica storia e’ accaduta nel 1957 a San Lorenzo(frazione di Osilo), Sardegna.
L’inverno stava per finire,quando un grosso masso è precipitato dalla collina ed è rotolato giù sino alla valle, finendo la sua corsa sopra il tetto di un mulino… Il masso dopo aver sfondato il tetto, è caduto su una culla dove dormiva un bambino di pochi mesi. Composta insieme ad Antonio Costa nel 1972 e incisa per la prima volta dai Bertas nel 1974.

Antonio Strinna immagina che la madre del bambino ritorni nella valle il 10 di agosto, alla festa di San Lorenzo.
La donna si ritrova così in una situazione di conflitto interiore con la festa, e sopratutto con la valle che le ha ucciso il figlioletto. Gioia e dolore ,fede e disperazione, amore e incapacità di perdonare, tutto si scontra dentro di lei, in una sorta di guerra continua, inevitabile. Alla fine, ecco che si affaccia uno spiraglio di luce: la donna si rivolge fiduciosa al santo, gli chiede di prenderla per mano, di farla sperare insieme a lei.
Da tempo viene considerata parte integrante del canto popolare sardo.

Un ringraziamento particolare va ad Antonio Strinna per le informazioni – www.antoniostrinna.it

TESTO

Valle lontana
Sotto il cielo di mio figlio
adesso si canta per tre giorni:
valle lontana,valle di san Lorenzo
soltanto io piango pensando a te!

Me l’hai ucciso senza pietà
con una roccia rubata a Dio:
valle lontana,valle di San Lorenzo
come faccio a perdonarti?

Gente allegra e bella festa
poeti in ogni casa
voglio cantare,voglio pregare
ma il mio cuore non mi ascolta.

Dammi la mano San Lorenzo
c’è la guerra dentro di me
Dammi la mano,mi sto perdendo
fammi sperare insieme a te…

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Questo articolo ha un commento

  1. Antonio Murgia di Gergei

    Antonio Strinna è veramente un grandissimo poeta che meriterebbe molta più notorietà, e questa poesia è di una bellezza straordinaria. Onore ai Bertas che l’ hanno scoperta e valorizzata. Avrebbero fatto anche meglio se avessero incluso anche l’ ultima strofa, anch’essa molto bella.
    “Notte de luglie, misteru in coro // faghe finire donzi dolore
    Baso s’ istella prenda de chelu // lughente anima de fizu meu…
    ( Notte di luglio, mistero nel cuore // fai finire ogni dolore. // Bacio la stella, gioiello del cielo, // lucente anima di mio figlio. )

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